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Per Natale Clai dona 250mila pasti al Banco Alimentare

L'80% è destinato ai territori colpiti dall'alluvione

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 19 DIC - Prodotti buoni, che facciano bene.
    È questo il motto di Clai, la cooperativa agroalimentare romagnola che a Natale ha deciso di rinnovare la collaborazione con Banco Alimentare e donare, come ormai da tradizione, 250mila pasti alle persone in difficoltà. L'80% del totale, pari a 200mila pasti, sarà destinato ad aiutare chi abita nei territori colpiti dall'alluvione dello scorso maggio.
    "Di solito la nostra iniziativa solidale di fine anno non ha una destinazione geografica specifica - sottolinea Giovanni Bettini, presidente Clai -, ma questa volta abbiamo voluto che il contributo di Clai facesse emergere anche un messaggio forte: non si faccia mai l'errore di lasciare indietro chi ha subito i danni maggiori in un territorio investito con tale violenza. Per tante persone, più passano i mesi e più aumentano le difficoltà a cui si deve fare fronte. Servono più che mai attenzione, empatia e altruismo. Desidero quindi ringraziare i nostri amici del Banco Alimentare per averci offerto fin da subito tutta la loro straordinaria disponibilità per sostenerci in questo nuovo obiettivo solidale".
    In tutto in 5 anni Clai ha donato un milione e mezzo di pasti a Banco Alimentare. Lo cooperativa da quest'anno collabora anche con la Comunità di Sant'Egidio, che si prende cura delle persone che vivono in situazioni di fragilità, senza dimenticare il lavoro svolto al fianco di Ant Italia Onlus.
    Da sempre all'interno della Cooperativa romagnola c'è la ferma convinzione che la bontà di ogni prodotto debba corrispondere a una generazione di benessere più generale per la comunità. "E proprio la parola 'comunità' riveste un significato centrale nell'identità di Clai - spiega Gianfranco Delfini, direttore marketing - perché ha molto a che fare con il tema della 'sostenibilità umana' che noi cerchiamo di testimoniare con forza in ogni frangente del nostro agire quotidiano".
    (ANSA).
   

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