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Sushi e Manga, un binomio sempre più apprezzato dai giovani

Cresce conoscenza del cibo giapponese e piatti invadono fumetti

Redazione Ansa

 - L'interesse per la cultura e la cucina del Giappone è esploso tra le nuove generazioni, e in particolare il binomio Sushi e Manga è sempre più apprezzato dai giovani.

A tavola, dove il locale 'Sushi e Noodles' celebra il decennale a Roma con lezioni di fumetti curate dalla disegnatrice toscana Caterina Rocchi, e sulle tavole stesse dei manga e nelle anime dove sono numerose le pietanze giapponesi rappresentate: il Ramen ad esempio è raccontato in One Piece, che è il manga più venduto al mondo. E in Pokemon, Brock cucina gli onigiri, tipiche polpette di riso a forma di triangolo con vari ripieni. Mentre "Daifuku Mochi " è tra i dolci preferiti di Bunny, vero nome della guerriera Sailor Moon.

Parallelamente crescono anche i numeri dei ragazzi che si sono avvicinati alla lettura grazie ai manga: dei 107,87 milioni di euro di fumetti a valore di copertina venduti nel 2022, il 58,1% sono manga. (Dati Aie -Associazione italiana Editori, Salone Internazionale del libro di Torino, 2022).
    "La cultura gastronomica fa da ponte tra Italia e Giappone, unite dal culto della qualità degli ingredienti che trova esaltazione nell'estetica delle pietanze e dalla convivialità. A tavola i giapponesi condividono tutto, nessuno ordina cibo solo per sè" precisa la trentenne Rocchi che ha aperto a 17 anni una scuola di manga nei dintorni di Lucca ed è autrice del "Manuale dei giovani Mangaka" edito da ElectaKids. In Italia, ricorda l'artista, "la cucina giapponese è diventata di tendenza dal Duemila in poi. Prima di allora il ramen veniva equiparato al té, mentre da Goldrake in poi il sushi, la tempura, insieme all'okonomiyaki, considerato la pizza giapponese, spopolano.ù
    Secondo la docente di disegno giapponese "sushi e manga sono legati a doppio filo, perché parlano entrambi un linguaggio universale ed emozionale".

Sulla stessa scia, mira a far conoscere le diverse culture culinarie ai più piccoli, "Giappone in Gioco", un gioco di memoria con carte e lavagna luminosa rivolto a minori di età compresa tra i 3 mesi e i 6 anni. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Gruppo Oishi Japanese Kitchen, Liscianigiochi e l'illustratore Pierpaolo Barnabei in Arte "Frutti", "non si limita a intrattenere - sottolinea Luca Di Marcantonio, amministratore di Oishi Japanese Kitchen - ma mira a sensibilizzare. Vogliamo aprire le menti dei bambini alle diversità culinarie, promuovendo la conoscenza di differenti culture". Il ricavato sarà completamente devoluto agli Istituti Riuniti di Ricovero "Castorani - De Amicis" di Giulianova, che ogni giorno lavorano a tutela del mondo dell'infanzia e della gioventù emarginata in Abruzzo. (ANSA).
   

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