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La sostenibilità conquista le etichette dei prodotti di largo consumo (83,2%)

Fatturato 42 miliardi, secondo l'analisi dell'Osservatorio Immagino di GS1 Italy

Redazione Ansa

L'83,2% dei prodotti confezionati di largo consumo parla di sostenibilità on-pack: si tratta di oltre 114 mila referenze che fatturano 42 miliardi di euro in supermercati e ipermercati in tutta Italia e che, in questi mesi di difficili dinamiche inflattive, hanno registrato aumenti a valore sopra media (+12,1% contro il +10,4% del largo consumo) e un minor calo nei volumi (-4,4% contro il -5,2%). A rilevarlo è l'Osservatorio Immagino di GS1 Italy che, nella sua quattordicesima edizione, recentemente pubblicata, ha introdotto un nuovo approccio di analisi e misurazione della comunicazione on pack della sostenibilità, adottando la classificazione realizzata dall'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa per analizzare le indicazioni presenti sulle etichette dei 136.686 prodotti di largo consumo monitorati e misurare il peso della sostenibilità sulle scelte d'acquisto degli italiani.
    Sono oltre 90 gli attributi di prodotto tra claim, loghi e certificazioni presi in considerazione: le indicazioni più diffuse sono quelle relative alla riciclabilità del packaging, presente su 68 mila prodotti, seguito dalle indicazioni obbligatorie relative ai materiali di imballaggio, raccolta e conservazione. Resta ancora limitata, invece, la diffusione di alcune indicazioni più specifiche, come il marchio Carbonfree, l'uso della risorsa acqua in generale, nonché le indicazioni sul riutilizzo o il fatto che il prodotto sia un'alternativa al monouso.
    L'Osservatorio Immagino ha poi suddiviso le indicazioni in tre principali aree: la prima e più diffusa è quella della sostenibilità ambientale, con oltre 80 attributi tra claim, loghi, certificazioni, indicazioni e consigli presenti sulle confezioni dell'83,0% dei prodotti monitorati. Segue la sostenibilità sociale, con 10.786 referenze che raccontano in etichetta una produzione realizzata in modo etico, in crescita di +16,8% a valore a fronte di una leggera contrazione nei volumi. Infine, il benessere animale: quasi 2.800 prodotti che hanno incrementato il fatturato a 1,4 miliardi di euro, ma con una contrazione di -8,2% dei volumi venduti.
   

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