(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Sono sette i progetti in corso in
Africa, America latina, Mediterraneo e Asia sudorientalle per
invertire il degrado degli ecosistemi, che beneficieranno del
sostegno tecnico e finanziario delle Nazioni Unite: insieme
contribuiranno a ripristinare quasi 40 milioni di ettari e a
creare circa 500mila posti di lavoro. I premi "World Restoration
Flagships" conferiti dal Programma delle nazioni uinite per
l'ambiente (Unep) e la Fao sono ricoscimenti conferiti a
iniziative virtuose che concorrono a realizzare gli impegni
assunti, a livello globale, per il ripristino di un miliardo di
ettari di territori degradati, un'area più estesa della Cina.
"Il ripristino degli ecosistemi terrestri e acquatici - ha
detto il direttore generale della Fao QU Dongyu - è una tappa
fondamentale della trasformazione dei sistemi agroalimentari
mondiali in sistemi più efficienti, inclusivi, resilienti e
sostenibili" Un posto rilevante spetta al Mediteraneo, secondo
hotspot di biodiversità al mondo per importanza, ma il 16% delle
sue specie boschive sono a rischio di estinzione, in parte a
causa di problemi climatici, come i sempre più prolungati
periodi di siccità, le ondate di calore estreme e gli incendi.
L'Iniziativa di ripristino delle foreste, che coinvolge Libano,
Marocco, Tunisia e Turchia, consiste in un nuovo approccio alla
protezione e al recupero di questi habitat naturali ed
ecosistemi vulnerabili e, dal 2017, ha consentito di
ripristinare, nella regione, circa due milioni di ettari di
foreste, per recuperarne otto milioni di ettari e più entro il
2030. L'iniziativa è sostenuta da Silva Mediterranea, la
Commissione per le questioni forestali del Mediterraneo della
Fao, dai governi di Libano, Marocco, Tunisia e Turchi, e
dall'Associazione libanese per le foreste, lo sviluppo e la
conservazione (Afdc). (ANSA).
Onu premia 7 progetti per recuperare aree naturali anche nel Med
In Africa, America latina Asia per 40 milioni di ettari