"Sulla sugar tax riscontriamo da anni un atteggiamento ambiguo da parte della politica, quando invece servirebbe una presa di posizione chiara e coerente: una misura del genere potrebbe avere ricadute occupazionali pesanti su uno dei comparti più importanti della nostra industria alimentare, senza creare alcun beneficio in termini di salute pubblica". Lo scrive su Fb il segretario generale di Fai- Cisl Onofrio Rota, commentando la notizia della parziale applicazione dell'imposta prevista dal 1 luglio 2024. "
La lotta al junk food - aggiunge il sindacalista - va realizzata con un progetto educativo di ampio respiro, che coinvolga il mondo della scuola, della sanità e delle tante imprese italiane che da anni stanno investendo per apportare innovazioni di processo e di prodotto a vantaggio della salute e dell'ambiente. Si incentivi piuttosto questo tipo di innovazioni, anziché gravare sulle tasche dei consumatori con una nuova tassa che non porterebbe ad alcun risultato nella lotta a obesità e altre malattie, come peraltro riscontrato già in altri paesi".
Al governo, conclude Rota, "chiediamo di cancellare questa misura e investire piuttosto a sostegno alla dieta mediterranea e di consumi alimentari più consapevoli, nella certezza che un balzello come la sugar tax finirebbe soltanto per danneggiare lavoratori e imprese". (ANSA).