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A Città di Castello orti 'sociali' con anziani e disabili

Progetto pubblico con protagonista il Comune

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA), 02 LUG - A Città di Castello gli orti sono "sociali e solidali" coinvolgendo anziani e persone con disabilità, protagonisti di quello che è considerato un innovativo progetto pubblico. Al progetto, gestito dalla cooperativa "La Rondine a Maccarello", è stata assegnata un'ampia area di proprietà del Comune, 124 appezzamenti di 100 metri quadrati ciascuno.
    Rappresentanti della cooperativa e assegnatari di due appezzamenti di terreno, il lunedì, martedì e giovedì, sotto lo sguardo vigile degli operatori - si legge in una nota dell'amministrazione comunale - seguono tutta la produzione mettendo in pratica le competenze acquisite accettando i consigli dei più esperti anziani e pensionati che animano il polmone verde della città.
    L'assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, ha sottolineato che "ogni giorno si scrivono bellissime pagine di vita quotidiana di amore, amicizia e laboriosità che rappresentano un vanto per tutta la comunità".
    Gli orti sociali di Città di Castello sono oramai una realtà ultra decennale che è sempre stata un forte riferimento per i pensionati del comune che ha sempre sostenuto e incentivato questo progetto. Nell'ottica di un sempre maggiore sviluppo dal 2024 la gestione è stata affidata alla cooperativa agricola sociale La Rondine a Maccarello che ha sempre avuto come suoi obbiettivi da un lato la produzione di prodotti biologici, dall'altro favorire l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Dal 2018 ha sviluppato una serie di progetti volti a sviluppare competenze ad un gruppo di giovani disabili che ha portato nel 2024 ad una vera e propria assunzione lavorativa.
    "Attraverso gli orti sociali del Comune di Città di Castello abbiamo avuto la conferma che l'agricoltura sociale è inclusiva, partecipata e condivisa, dove ad ogni persona è data la gestione di un piccolo appezzamento di terreno e non pensa solo al proprio orto, ma si mette a disposizione degli altri", ha sottolineato Luciano Veschi, presidente della cooperativa La Rondine. (ANSA).
   

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