(ANSA) - ROMA, 24 LUG - Carni e derivati animali più
sostenibili grazie alla genomica: in futuro infatti con il
sequenziamento del Dna dei capi di bestiame e il confronto delle
sequenze (pangenoma) si potranno identificare geni che
migliorano la produzione di latte, riducono la suscettibilità a
malattie negli allevamenti, consentono la selezione di animali
che hanno un'impronta ecologica minore, ad esempio, quelli cui
servono meno risorse per crescere o che producono meno emissioni
di gas serra. È quanto spiegato in occasione della prima Summer
school sul pangenoma di capi dall'allevamento in corso
all'Università Cattolica di Piacenza, «il primo corso sul
pangenoma animale ideato e realizzato in Europa», spiega Paolo
Ajmone Marsan, ordinario di Miglioramento genetico animale,
direttore della Scuola di dottorato Agrisystem e del Crei, il
Centro di ricerca Romeo ed Enrica Invernizzi per le produzioni
lattiero-casearie sostenibili.
Il pangenoma animale consiste nella messa a punto di un
dataset di dati genomici di capi della stessa specie per
confrontarne il genoma, stabilire il 'core genome' comune a
tutti gli esemplari della stessa specie e il genoma accessorio,
intere regioni di Dna e varianti genetiche più o meno rare di
interesse e presenti solo in uno o pochi capi di bestiame. Il
corso insegnerà «come costruire e utilizzare un pangenoma, ed
esplorare le sue potenziali applicazioni future che possono
aprire nuove opportunità di ricerca.
Il pangenoma, dunque, si costruisce sequenziando il Dna di più
capi della stessa specie per poi confrontare parti comuni e
diverse da capo a capo, sfrutta le più moderne tecniche di
sequenziamento e si basa su strumenti bioinformatici avanzati,
capacità di calcolo elevata e competenze specializzate in
genomica e bioinformatica. "Ci sono tantissime varianti
strutturali, cioè interi pezzi di genoma presenti in un animale
e non in un altro", sottolinea Ajmone Marsan. La disponibilità
di un pangenoma offre diversi vantaggi. «Per esempio possiamo
utilizzare nuovi marcatori finora rimasti nascosti per studiare
malattie genetiche, caratteri di interesse zootecnico ed
economico, come l'adattamento ai cambiamenti climatici o alla
resistenza alle malattie. Questo permette di poter selezionare
gli animali migliori», conclude. (ANSA).
Carni e derivati animali, con la genomica più sostenibili e sani
Pangenoma svelerà i segreti del Dna per allevamenti del futuro