Tredici microstorie di sopravvivenza alimentare incentrate sui carrelli della spesa degli italiani, tra pensionati e disoccupati, per capire come sta cambiando la società e restituire al cibo il valore che dovrebbe avere nel quotidiano, alla luce del principio di giustizia alimentare. Si intitola 'La spesa nel carrello degli altri. L'Italia e l'impoverimento alimentare' il saggio, in libreria dal 30 agosto, firmato per Baldini+Castoldi dall'economista Andrea Segrè, noto per l'impegno ultra ventennale sui temi della prevenzione dello spreco alimentare. Condotto a quattro mani con la docente accademica Ilaria Pertot, il libro spiega chi sono i vecchi e nuovi poveri: cittadini a basso potere d'acquisto, che spingono carrelli a bassa qualità nutrizionale. Un libro che secondo il Cardinale Matteo Maria Zuppi, come scrive nella prefazione, "ci aiuta a capire la domanda su cosa mangiano i poveri. E quindi a cercare noi la risposta, a fare nostra la loro fame. E farlo ci aiuta a capire l'importanza del cibo, a vivere meglio, perché nella condivisione siamo tutti saziati, non tutti affamati".
Il saggio aiuta a conoscere i vecchi e nuovi poveri, in uno slalom fra pensionati che devono contenere i costi della spesa.
L'aumento dei prezzi, infatti, non ha influenzato uniformemente tutte le famiglie; quelle meno abbienti hanno visto una riduzione del 2,5% nella spesa reale (Istat). Il ceto popolare è stato colpito duramente, con un previsto aumento del 235% nell'insicurezza alimentare e le proiezioni prevedono il peggioramento delle disparità, con un aumento del 27% al Sud e del 65% nelle zone rurali entro i prossimi 12 mesi (Osservatorio Waste Watcher International).