(ANSA) - LONDRA, 29 AGO - E' scontro aperto nelle isole
britanniche fra due degli imprenditori più noti, discussi e
polemici sulla scena del business d'oltre Manica e globale:
MIchael O'Leary, deus ex machina irlandese di Ryanair, colosso
mondiale del voli low cost, e sir Tim Martin, boss inglese di JD
Wheterspoon, catena leader nel settore di un'istituzione
socio-economica nazionale come i pub, sfuggita alla crisi che
negli ultimi anni ha condotto alla chiusura di non pochi
locali-simbolo del Regno.
A dare fuoco alla polveri è stato come d'abitudine O'Leary,
il quale ha invocato un ipotetico bando tout court dei numerosi
punti vendita Wheterspoon negli aeroporti isolani; imputando al
consumo talora smodato di birra di passeggeri e turisti in
attesa negli scali il moltiplicarsi d'incidenti, alterchi o
risse vere proprie legate all'ubriachezza a bordo degli aerei.
Immediata la replica di Martin che, dalle colonne del Daily
Telegraph, ha risposto per le rime. Citando statistiche stando
alle quali ad accendere gli animi dei facinorosi d'alta quota ad
elevata gradazione alcolica sarebbero in larga parte le
consumazioni fatte a bordo durante i viaggi, anche di bevande
superalcoliche; non senza ricordare maliziosamente come proprio
Ryanair spinga in tutti i modi i viaggiatori a comprare
qualunque cosa, fra l'altro con "offerte di due bottigliette di
whisky al prezzo di una". In attesa di pronunciarsi sulla
querelle, le autorità britanniche studiano comunque una nuova
stretta sui pub, ma per ora nei confronti dei fumatori: con
l'intenzione attribuita dal Sun al governo laburista di Keir
Starmer di vietare il fumo anche nei dehors degli esercizi più
amati dai bevitori di birra. (ANSA).
'Basta birra in aeroporti',è scontro fra Ryanair e il re dei pub
Mentre il governo Gb valuta una stretta sul fumo nei dehors