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Alberi Monumentali, 404 nuovi ingressi e 4.655 tutelati

Tra le news entry un castagno di quasi 900 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 NOV - Nel 2024 sono 404 le new entry nell'elenco degli alberi monumentali d'Italia, 37 sono stati invece esclusi per morte naturale, abbattimento o elevato deperimento strutturale e fisiologico. Con le modifiche, il numero totale di alberi o sistemi omogenei di alberi protetti e valorizzati sale a 4. 655 unità.
    La lista aggiornata del verde monumentale è stata pubblicata sul sito del ministero dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf).
    Gli alberi presenti nell'elenco si distinguono per il loro valore biologico ed ecologico, storico e culturale, oltre che per la loro rarità e il ruolo che svolgono come habitat per alcuni animali. Le specie arboree monumentali più numerose sono la roverella (614 esemplari) e il faggio (243 esemplari), le regioni con il maggiore numero di alberi monumentali sono il Friuli Venezia Giulia (511 esemplari), la Lombardia (431) e la Sardegna (426 esemplari). I Comuni d'Italia dove è stato censito il maggior numero di patriarchi verdi sono Napoli (53 alberi), Caserta (51 alberi), Trieste e Priverno (48 alberi).
    Tra i nuovi aggiunti all'elenco ufficiale compaiono il castagno nel comune di Grosio (Sondrio), inserito in elenco per il suo valore ecologico, la sua età di circa 900 anni e la sua rarità botanica e il balga, situato presso l'Orto Botanico della Reggia Borbonica di Portici (Napoli), una pianta originaria dell'Australia, con un'età superiore ai 200 anni, nota per la sua crescita estremamente lenta. Presente anche l'olivastro di Castelsardo (Sassari), che può ospitare fino a 200 persone sotto la sua chioma, e il leccio di Bagno a Ripoli (Firenze), che si distingue per la sua chioma ampia e il portamento elegante.
    "L'elenco ufficiale degli alberi monumentali d'Italia è frutto di un'attività - sottolinea il Masaf - di catalogazione realizzata, in modo coordinato e sinergico, dalla Direzione generale delle foreste del Masaf, dai Corpi e Servizi forestali regionali e delle Province autonome e dai Comuni". (ANSA).
   

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