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A Taranto vendita benefica dei panettoni prodotti dai detenuti

Masterclass in carcere coi pasticcieri di Bake off Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 11 NOV - E' partita oggi la vendita benefica dei panettoni artigianali prodotti nella pasticceria del carcere di Taranto con il progetto 'Lievito'. Eleonora Occhinegro, Davide Cavasin, Maurizio Santanniello, Roberta Caruso sono i concorrenti dell'undicesima edizione di "Bake Off Italia - Dolci in forno" (il talent trasmesso su Real Time) che questa mattina hanno tenuto una masterclass all'interno della casa circondariale con i detenuti attualmente impiegati nel laboratorio di pasticceria gestito dalla cooperativa sociale "Noi e Voi".
    Il laboratorio di pasticceria, rimesso a nuovo e da oltre un anno nuovamente attivo con fondi dell'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva per il piano di rigenerazione sociale, produce e vende tutto l'anno anche salato e dà lavoro a tre detenuti oltre che ad un professionista esterno, Pierluigi Barbaro, che svolge il ruolo di insegnante. Da un mese, inoltre, in previsione del periodo natalizio, nel team di lavoro è stato inserito un quarto detenuto.
    Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa. Parte del ricavato verrà devoluto ad Abfo-Associazione benefica Fulvio Occhinegro. "Nella pasticceria si lavora tutte le mattine, tranne nel giorno di colloquio con le famiglie. Per tutta l'estate - ha spiegato Antonio Erbante, presidente della cooperativa Noi e Voi - abbiamo sfornato prodotti per la prima colazione, dolci di pasta di mandorla e poi focaccia barese, friselle, friselline e tarallini, vendendoli prima all'interno e poi pian piano anche all'esterno del carcere e anche in questo periodo di lavoro più intenso, per la produzione dei grandi lievitati, continuiamo con la vendita ordinaria. L'obiettivo di quest'anno è vendere almeno 3mila panettoni".
    Per l'istituto penitenziario, ha sottolineato il direttore del carcere Luciano Mellone, "è fondamentale fare sì che nel recupero delle persone detenute ci sia una possibilità lavorativa da poter spendere nel momento in cui terminano di scontare la pena". (ANSA).
   

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