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Birra italiana, Crea al lavoro per crisi malto e luppolo

Prodotto brassicolo sarà aromatico da filiera sostenibile

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 NOV - Cantiere Crea in work progress, con il progetto Lob.It "Luppolo, Orzo, Birra: biodiversità Italiana da valorizzare", per superare una criticità di malto d'orzo (oltre il 60%) e di luppolo poco sotto il 100%, utili alla realizzazione di una birra aromatica, poco alcolica e completamente italiana. Il bilancio della prima annualità di lavoro messo in campo è stato presentato oggi a Roma con il convegno 'La centralità della ricerca per lo sviluppo di una filiera brassicola sostenibile e Made in Italy: l'esperienza del progetto Lob.It'.
    Il progetto, per la realizzazione di una birra italiana, coordinato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria con il suo Centro di olivicoltura, frutticoltura ed agrumicoltura (Crea-Ofa) in collaborazione con l'Università di Parma e finanziato dal Masaf, si articola in una serie di linee di ricerca monotematiche, ciascuna dedicata a una materia prima brassicola (luppolo, orzo e cereali da malto, lieviti), più due linee di ricerca trasversali dedicate alla comunicazione e al trasferimento tecnologico agli attori della filiera, all'analisi statistico-economica e all'ideazione e realizzazione di strumenti di policy a supporto della filiera della birra. La filiera in costruzione mira in particolare ad offrire prodotti italiani di qualità, sostenibili, innovativi e a forte connotazione territoriale, inducendo al tempo stesso il consumatore al consumo responsabile di questa bevanda, sottolineandone anche gli aspetti nutrizionali e nutraceutici.
    Sono stati sperimentati anche modelli di gestione virtuosi per una luppolicoltura che punta alla diversificazione e alla sostenibilità. Nel settore cerealicolo, invece, sono state studiate le varietà italiane di orzo distico da coltivazione convenzionale e biologica e gli aspetti legati all'attitudine maltaria di frumenti antichi e moderni. Infine, in linea con le tendenze internazionali, sono stati approfonditi sia l'utilizzo di lieviti spontanei nella produzione di birre sempre più legate al terroir sia l'impatto sul profilo aromatico dell'uso di lieviti innovativi nella produzione di birre a ridotto contenuto alcolico. (ANSA).
   

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