(ANSA) - ROMA, 29 NOV - "Una vera transizione green si potrà
realizzare solo puntando sull'energia nucleare pulita, quella a
fusione, combinata allo sviluppo delle rinnovabili, dal biogas
all'agrivoltaico, per garantire il fabbisogno energetico legato
alle esigenze del tessuto produttivo ma anche allo sviluppo
delle innovazioni". È il messaggio lanciato dalla Coldiretti in
occasione della giornata conclusiva del Forum internazionale
dell'Agricoltura e dell'Alimentazione a Villa Miani a Roma
organizzato dalla Coldiretti in collaborazione con The European
House-Ambrosetti.
"Il tentativo di imporre un Green Deal totalmente ideologico
e svincolato dalla realtà ha ormai evidenziato tutti i suoi
limiti - rileva Coldiretti - con il rischio che la necessaria
transizione ecologica rimanga lettera morta. Dall'altra parte,
il costante aumento del costo dell'energia sta mettendo
all'angolo non solo le imprese agricole italiane ma l'intero
settore manifatturiero europeo. Dinanzi a questo scenario, il
nucleare 'pulito' rappresenta un'opzione importante"peraltro
suffragata da un cambio di considerazione da parte degli
italiani".
Secondo un'indagine Ixé realizzata a settembre 2024 la
percentuale di italiani che considera l'atomo come fonte
energetica prioritaria su cui puntare - riferisce Coldiretti - è
quadruplicata nello spazio di 5 anni, passando dal 4,8% al
21,6%. E a un nuovo eventuale referendum sulla reintroduzione di
centrali nucleari voterebbe sì il 46,8%, contro un 47,9%
contrario e un 5,3% che non esprime un'opinione. Il nucleare non
potrebbe comunque, sottolinea Coldiretti "prescindere
dall'apporto delle energie rinnovabili per un modello di
transizione che veda le imprese agricole protagoniste
attraverso, ad esempio, le comunità energetiche, gli impianti
solari sui tetti e l'agrivoltaico sostenibile e sospeso da
terra".
In particolare il 16% dell'energia rinnovabile consumata in
Italia nasce dai campi e dalle stalle e secondo uno studio di
Coldiretti Giovani Impresa solo utilizzando i tetti di stalle,
cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e
strutture agricole sarebbe possibile recuperare una superficie
utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la
produzione di 28.400Gwh di energia solare, pari al consumo
energetico complessivo annuo di una regione come il Veneto.
(ANSA).
Nucleare:Coldiretti, sì centrali a fusione per transizione green
In 5 anni quadruplicati italiani che chiedono investire su atomo