BRUXELLES - La presidenza maltese dell'Ue ''ha la volontà di
chiudere entro fine giugno il dossier sulla revisione della
normativa per il biologico su cui già sei presidenze hanno
lavorato''.
Lo ha detto all'ANSA il presidente del consiglio dei ministri
dell'agricoltura, il Segretario di Stato maltese Roderick
Galdes, aggiungendo: ''come presidenza sto dando a tutti i
Partner lo spazio necessario per discutere, ma se non ci sarà
nessun progresso faremo il prossimo mese un tentativo politico
insieme alla Commissione europea e poi si vedrà''.
Insomma, sul
dossier biologico Galdes sembra più che mai deciso a non passare
il testimone alla futura presidenza guidata dall'Estonia. I
tempi sono stretti: un testo di compromesso aggiornato sarà
discusso dagli esperti nazionali nel Comitato speciale
agricoltura il prossimo 29 maggio e già il 31 maggio il dossier
sarà negoziato nel 'trilogo' tra Parlamento, Consiglio e
Commissione europea.
''Nel nuovo testo - ha spiegato all'ANSA il presidente
maltese - ''ci sarà più flessibilità sui controlli per i residui
dei fitofarmaci e sui prodotti. Inoltre, vorremmo tener conto
delle diversità tra Stati membri''. Stiamo cercando un
compromesso - ha aggiunto - ''anche sulla possibilità di
produrre biologico nei vivai''.
Insomma, restano ancora aperti alcuni elementi sostanziali
prima di raggiungere un'intesa, anche se alcuni passi avanti
sono stati fatti, come il riconoscimento (molto importante per
l'Italia) che i prodotti 'bio' importati devono essere
'conformi' e non 'equivalenti' a quelli comunitari. Tra gli
elementi da finalizzare - spiegano fonti Ue - c'è la questione
delle sementi biologiche, della produzione in serra (si parla di
Svezia e Finlandia) mantenendo però un contatto con la terra, e
quella forse più ardua, la fissazione di limiti per i residui di
pesticidi.
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