ROMA - Le migrazioni sono parte integrante di sviluppo economico, sociale e umano e riducono le disuguaglianze all'interno dei Paesi. Le politiche mondiali non devono arginare il fenomeno ma massimizzarne il potenziale. E' quanto emerge dal rapporto della Fao 'Lo Stato dell'Alimentazione e dell'Agricoltura' che apre La 'Settimana Mondiale dell'Alimentazione' 2018. Presentato questa mattina, il rapporto quest'anno focalizza la relazione tra lo sviluppo rurale e i flussi migratori, in un contesto globale dove conflitti, eventi climatici estremi e un aumento dell'obesità, stanno invertendo i progressi compiuti nella lotta contro la fame e la malnutrizione. La migrazione deve essere una scelta e non una necessità, con politiche che devono garantire flussi sicuri e regolari. Il rapporto richiede anche un impegno per la costruzione della pace e della resilienza in modo da aiutare le comunità a resistere meglio alle crisi e non essere costrette a muoversi.
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