(ANSA) - BOLOGNA - Difesa dell'ape italiana e regole più severe per l'uso dei prodotti fitosanitari: l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna approva una nuova legge sull'apicoltura. Sarà vietato introdurre e allevare in regione sottospecie diverse dall'Apis mellifera ligustica, più produttiva e robusta rispetto alle altre sottospecie non autoctone.
La nuova legge regionale sull'apicoltura arriva a 30 anni dall'ultimo provvedimento in materia dopo un ampio confronto con le associazioni di produttori. Tra le principali novità delle "Norme per lo sviluppo, l'esercizio e la tutela dell'apicoltura in Emilia-Romagna" c'è la difesa dell'ape ligustica, esportata in tutto il mondo per le sue caratteristiche di docilità, alta produttività e maggior resistenza alle malattie, contro il rischio di perdita di diversità genetica naturale derivante dall'ibridazione. Gli allevatori iscritti all'apposito Albo nazionale, o ad altra associazione di allevatori di api regine ligustiche, potranno chiedere l'istituzione di zone di conservazione con un raggio massimo fino a 10 chilometri attorno ai propri alveari oppure zone di rispetto per stazioni collettive di fecondazione per svolgere attività di selezione e miglioramento genetico della sottospecie autoctona, all'interno delle quali non potranno essere allevate sottospecie di api diverse dalla ligustica.
Con circa 3.900 produttori, dei quali più di un terzo esercitano l'apicoltura in modo professionale, e un patrimonio di quasi 140mila alveari, l'Emilia-Romagna si colloca al terzo posto in Italia dopo Piemonte e Lombardia per consistenza del patrimonio apistico. La produzione 2018 di miele è stata stimata sulle 2.900 tonnellate, in ripresa rispetto al biennio precedente in forte calo a causa del avverse situazioni climatiche.(ANSA).
E-R in difesa delle api, nuove regole su uso fitosanitari
Prevista la difesa del patrimonio genetico di quella italiana