(ANSA) - ROMA, 17 APR - "Molte lezioni di questi giorni
difficili non andranno dimenticate. La centralità della sanità e
della ricerca, la necessità di rafforzare alcune politiche
pubbliche, la rivalutazione del sistema agroalimentare e della
distribuzione, il ruolo che possono svolgere lo smart-working e
la formazione a distanza anche in futuro, l'importanza sia ora
sia ancora più nell'avvenire del buon funzionamento delle
infrastrutture basilari che reggono la vita di tutti i giorni
anche in situazioni di emergenza".
Lo scrivono in una lettera aperta i promotori del Manifesto
di Assisi contro la crisi climatica. Tra di loro, il presidente
della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, il Custode del Sacro
Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il Direttore della
rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, il presidente di
Coldiretti, Ettore Prandini, il presidente uscente di
Confindustria, Vincenzo Boccia, l'Amministratore Delegato Enel,
Francesco Starace, e l'Amministratore Delegato di Novamont,
Catia Bastioli. Ha firmato il Manifesto di Assisi anche il neo
presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, durante un'iniziativa
presso Assolombarda a dicembre scorso.
"Dobbiamo lavorare perché la necessaria ripresa della vita,
nel nostro come in altri Paesi, sia orientata a valorizzare
un'economia e una società più a misura d'uomo e per questo più
capaci di futuro - prosegue la lettera -. Uno dei paragrafi più
importanti e coraggiosi della Laudato Sì afferma: 'La finanza
soffoca l'economia reale. Non si è imparata la lezione della
crisi finanziaria mondiale e con molta lentezza si impara quella
del deterioramento ambientale'. Un rischio che si corre anche di
fronte alla tempesta del Coronavirus. Esistono le condizioni
perché questo non accada, perché con responsabilità e
concretezza si imbocchi una strada nuova, perché 'non c'è nulla
di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto
di giusto c'è in Italia'".
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Coronavirus: Manifesto Assisi, non dimenticare le lezioni
Centrali sanità e ricerca, rafforzare alcune politiche pubbliche