Secondo il reporto, l'83,1% degli italiani quando sceglie cosa mangiare è attento all'impatto sulla salute, mentre il 93,5% riutilizza il cibo che avanza da pranzi e cene, in una logica di riduzione degli sprechi. L'80,5% acquista prodotti alimentari a chilometro zero. I ricercatori sottolineano che nella visione degli italiani rimane evidente il nesso tra il buon cibo, il viaggio e la convivialità: il 61,8% vuole riprendere a viaggiare, anche per scoprire specialità gastronomiche. "I dati - commenta Giorgio Piazza, presidente Fondazione Enpaia- sono estremamente interessanti poiché confermano che l'agricoltura ha dimostrato una grande forza, legata alla sua capacità di reagire all'emergenza e di dare garanzia e sicurezza ai cittadini." "Il buon cibo - afferma Giuseppe De Rita, presidente Censis - è stato uno dei beni rifugio del periodo pandemico, e gli italiani mai sono rimasti senza la spesa che desideravano. La filiera del cibo, a cominciare dal mondo agricolo, conserverà nella ripartenza un ruolo da protagonista di economia e società italiana". (ANSA).
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