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Balneari, anche cucina e folklore tra i criteri di aggiudicazione

Per nuove concessioni attenzione a 'specificità culturali'

Redazione Ansa

- La porchetta sotto il sole di Ostia, il sartù di riso in costiera amalfitana, il pane cunzato in Sicilia. O ancora la pizzica suonata tra gli ombrelloni della Puglia. Anche l'enogastronomia e le tradizioni folkloristiche locali entrano tra i criteri di aggiudicazione delle nuove concessioni balneari a partire dal 2027, secondo quanto prevede il decreto salva-infrazioni all'esame del Cdm.

Nel testo si legge infatti che ai fini della valutazione delle offerte, l'ente concedente applica tra i criteri di aggiudicazione anche "l'offerta di servizi integrati che valorizzino le specificità culturali, folkloristiche ed enogastronomiche del territorio", e "l'incremento e la diversificazione dell'offerta turistico-ricreativa", oltre che gli obiettivi di "salvaguardia del patrimonio culturale". Inoltre si estende la possibilità di offrire servizi anche in periodi diversi dalla piena estate.
    Tra i criteri previsti ci sono infatti anche "l'offerta di specifici servizi turistici anche in periodi non di alta stagione".


    Un occhio di riguardo viene rivolto poi agli utenti con disabilità: verrà valutata "la qualità e le condizioni del servizio offerto agli utenti, anche in relazione al programma di interventi indicati dall'offerente, con particolare riferimento a quelli finalizzati a migliorare l'accessibilità e la fruibilità dell'area demaniale, anche da parte delle persone con disabilità".
   

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