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Ismea, Sergio Marchi è il nuovo direttore generale

Proietti, 'proseguirà il percorso virtuoso dell'Istituto'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 NOV - Si è insediato Sergio Marchi, nuovo direttore generale di Ismea. Avvocato dal 1997, ha affiancato negli anni la professione forense all'impegno nelle istituzioni.
    Esperto in diritto civile e amministrativo, si è occupato di legislazione ambientale in campo nazionale ed europeo, è stato vice presidente della commissione urbanistica e assessore alla mobilità di Roma Capitale e vice direttore generale di Arpa Lazio dal 2014 al 2019. Negli ultimi anni, nel ruolo di capo segreteria tecnica al Masaf, ha seguito la definizione del dl Agricoltura, gli esiti del nuovo regolamento europeo sulla tutela dei prodotti IG e ha collaborato alla definizione dei bandi dei contratti di filiera, in sinergia con i dipartimenti ministeriali e la struttura di missione per l'attuazione del Pnrr.
    "E' sicuramente un'occasione per rimarcare il massimo sostegno dell'Istituto verso le esigenze del settore agricolo e agroalimentare", dichiara il presidente Ismea, Livio Proietti, nell'augurare buon lavoro a Sergio Marchi, "certo che con le sue competenze proseguirà il percorso virtuoso dell'Istituto.
    Rivolgo il mio ringraziamento a Maria Chiara Zaganelli non solo per la dedizione straordinaria che ha caratterizzato il suo percorso in Ismea, ma anche per aver costruito una comunità coesa, focalizzata su obiettivi e risultati. Proseguiremo su questa strada - aggiunge - mettendo al centro del sistema i giovani, le donne, gli imprenditori, coloro che si occupano di agricoltura guardando al futuro, alla formazione e all'innovazione e che possono trovare in Ismea un partner per agevolare la crescita dei propri progetti con investimenti finanziari mirati".
    "Mi aspetta un compito importante e lo svolgerò con passione e determinazione - afferma Marchi - grazie alla visione a tutto tondo che l'Istituto detiene attraverso i suoi servizi, analisi e report, sono certo che il rafforzamento del ruolo e delle competenze dell'Istituto, insieme alla disponibilità di risorse e l'attivazione di strumenti finanziari, come il Fondo Innovazione presentato ieri e i contratti di filiera, costituiranno un punto di forza e un'opportunità determinante per l'agricoltura e l'economia del nostro Paese". (ANSA).
   

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