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Masaf, 200 milioni per i settori strategici dell'agricoltura

Approvato in Conferenza Stato-Regioni un pacchetto d'interventi per affrontare siccità, calamità naturali e le difficoltà delle filiere produttive

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 DIC - Approvato in Conferenza Stato-Regioni un pacchetto di interventi per oltre 200 milioni di euro proposto dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Le risorse mirano a sostenere diversi settori strategici del comparto agricolo e agroalimentare italiano, affrontando emergenze come la siccità, le calamità naturali e le difficoltà delle filiere produttive.
    Tra i principali provvedimenti: - Sostegno alla siccità per 112,2 milioni di euro, che si sommano ai 15 milioni di euro già stanziati in precedenza nel Dl Agricoltura per le aziende siciliane che hanno subito danni, portando le risorse a 127 milioni di euro.
    - Incremento del fondo grano duro: il fondo dispone di 32 milioni di euro grazie all'incremento di 20 milioni di euro previsto dal Dl Agricoltura.
    - Copertura degli interessi passivi sui finanziamenti bancari con uno stanziamento di 21 milioni di euro introdotti dal Dl Agricoltura.
    - Dal Fondo di solidarietà nazionale 13 milioni di euro per aiutare le imprese agricole danneggiate da calamità naturali ed eventi climatici in regioni come Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. E per la prima volta il fondo coprirà anche i danni causati a imprese di pesca e acquacoltura dal granchio blu.
    - Supporto per i danni indiretti da peste suina africana: un totale di 10 milioni di euro è destinato a compensare i danni subiti dalle imprese suinicole tra il 1 dicembre 2023 e il 31 ottobre 2024.
    - Sostegno alla filiera bovini da carne con 4,5 milioni.
    - Tutela delle razze bovine autoctone italiane con uno stanziamento di 10 milioni di euro.
    Semplificazione per il fondo di sovranità alimentare: viene modificato il decreto attuativo del fondo da 5 milioni di euro per sostenere filiere come quelle legate al sistema vacca vitello e dalla qualità nazionale delle carni bovine.
    Un ulteriore provvedimento autorizza la produzione in Italia di vini totalmente o parzialmente dealcolati, escludendo però i vini di qualità a Indicazione Geografica (ANSA).
   

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