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Le lotte dei braccianti piemontesi nel libro 'Schiavi mai!'

Scritto da Antonio Oliveri e Boris Pesc

Redazione Ansa

(ANSA) - ALESSANDRIA, 25 GIU - 'Schiavi mai!' è il titolo del libro sulle lotte dei braccianti nel Piemonte del caporalato, scritto da Antonio Olivieri - attivista internazionale e già segretario provinciale Filcams, Filcea e Fiom Cgil Alessandria - e dal ricercatore torinese Boris Pesce.
    Nelle pagine scorre la storia, ancora irrisolta, della rivolta di Castelnuovo Scrivia del 2012, seguita in prima persona da Olivieri. "Una rivolta - spiega - provocata dalla fame di diritti cui furono costretti i lavoratori immigrati, forzati a sopportare le durissime condizioni imposte da una rete di possidenti terrieri senza scrupoli. La ribellione dei braccianti rappresentò un atto d'accusa senza precedenti nei confronti di un sistema schiavile che, dai campi alla tavola, fu costretto a mostrarsi per ciò che era e, purtroppo, in molti casi è ancora".
    E' proprio di questi giorni la tragica morte a Latina dell'indiano Satnam Singh. Invece di essere soccorso, dopo che un macchinario gli aveva tranciato un braccio, è stato messo su un pulmino e abbandonato dal padrone davanti a casa.
    "Nelle campagne, da Sud a Nord, schiavismo e sfruttamento - prosegue Olivieri - continuano a essere la prassi abituale, nel silenzio connivente di istituzioni e organi dello Stato che, prima, versano lacrime da coccodrillo, poi se ne dimenticano, in tutt'altre faccende affaccendati". Per questo, è necessaria la lotta che rivendica e afferma, "che rende protagonisti del proprio cambiamento".
    Tutti i proventi dalla vendita del libro sono destinati alla Cassa di Resistenza dei braccianti e solidali di Castelnuovo Scrivia. (ANSA).
   

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