(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Il Governo, su proposta del ministero
dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
(Masaf), ha depositato il ricorso alla Corte di Giustizia
dell'Unione europea sul Regolamento Ue 2023/2842 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 22 novembre 2023 per quanto attiene
ai controlli nel settore della pesca.
Rispetto al suddetto regolamento, che rende obbligatorio
l'utilizzo da parte dei pescherecci di strumenti di controllo
elettronico a distanza, in particolare telecamere a circuito
chiuso (Cctv) e la registrazione elettronica delle catture, il
Governo Meloni aveva già espresso voto contrario in sede di
approvazione.
"L'Italia è la Nazione che è stata maggiormente penalizzata
dalle norme Ue sulla pesca - ha dichiarato il ministro Francesco
Lollobrigida -. I nostri pescatori sono stati quelli più colpiti
come dimostra il calo delle marinerie del 40% che si è
verificato nell'ultimo decennio. Avevamo promesso alle
associazioni di settore e alle organizzazioni sindacali che
avremmo verificato, insieme all'Avvocatura dello Stato,
l'esistenza dei presupposti per impugnare il provvedimento e
siamo abituati a mantenere le promesse. Il Governo Meloni non è
disponibile a subire decisioni che non ricercano un giusto
equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale e
che peraltro riteniamo possano violare le norme sulla privacy
dei pescatori, anche tenuto conto del principio di
proporzionalità, nonché le regole della concorrenza". (ANSA).
Pesca: Lollobrigida, ricorso contro norme Ue sui controlli
'Disposizioni tra l'altro possono violare privacy pescatori'