Il nuovo strumento di valutazione è già operativo in molte stalle e, come spiega il presidente di Aia Roberto Nocentini, "è un segnale che vogliamo dare al mondo del confezionamento e trasformazione del latte e ai consumatori, spesso disorientati da campagne di informazione che poco o nulla di vero o scientifico hanno sullo stato degli allevamenti italiani e sulla qualità del prodotto che quotidianamente arriva sulle tavole".
La novità, punto di forza e sostanziale differenza con altri pur validi sistemi di certificazione di processo e di prodotto, spiega il presidente, "è che proprio grazie a modelli elaborati con i dati dei controlli Aia si può produrre un indice, e quindi una certificazione, valida per ogni singolo allevamento esaminato e addirittura per ogni singola bovina".
Sono sei gli indicatori alla base del disciplinare, che nasce per un allineamento agli attuali modelli richiesti dalla zootecnia di precisione. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it