- CAGLIARI - Centro Sardegna e "Carlo Felice" invasi da trattori e pick-up: è partito questa mattina da tre punti diversi - da Ottana, piazza san Nicola, Borore, Santuario San Lussorio, bivio Paulilatino Nord - il blitz di oltre mille agricoltori per denunciare lo stato di crisi delle campagne, dovuto non solo alla grave siccità.
I cortei stanno procedendo molto lentamente verso il punto di ritrovo comune ad Abbasanta, provocando disagi e code lungo la Statale 131.
"I disagi subiti dagli agricoltori e allevatori a causa dei prodotti pagati a prezzi troppo bassi e della grave siccità non ci possono far tornare indietro dal manifestare - spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - anche se accogliamo positivamente l'impegno sui pagamenti dei premi comunitari e la decisione dell'Oilos di destinare sotto forma di de minimis ai pastori, come avevamo chiesto noi a gran voce il primo febbraio scorso, 12 dei 14 milioni stanziati dalla Regione al settore".
Serve qualcosa di più: "Le perdite subite dalle imprese agricole necessitano di un intervento molto più sostanzioso - rilancia Coldiretti Sardegna - servono almeno 40 milioni di euro per lenire i danni che la siccità ha causato agli allevatori e cerealicoltori".
Disagi per il traffico: "Ci scusiamo - ha detto Cualbu - ma queste è l'unica strada per riuscire ad avere risposte al grido di dolore di un comparto al collasso".
Siccità, agricoltori Coldiretti in rivolta in Sardegna
Protesta coi trattori sulla "Carlo Felice", traffico bloccato