(ANSA) - BOLOGNA, 24 GIU - Massima attenzione da parte della
Regione a una delle colture più colpite dalla crisi idrica in
corso, quella del pomodoro da industria. L'impegno è stato
confermato da Simona Caselli, assessore regionale
all'Agricoltura, in un incontro con il comitato di coordinamento
dell'OI (Organizzazione Interprofessionale) Pomodoro da
industria del Nord Italia - circa 26mila ettari coltivati nella
sola Emilia-Romagna - guidato dal presidente Tiberio Rabboni.
All'ordine del giorno la grave siccità che sta interessando la
parte occidentale della regione e, in particolare, i territori
di Parma e Piacenza, per i quali è stato proclamato dal Governo
lo stato di emergenza idrica.
"L'evidente effetto dei cambiamenti climatici sul nostro
territorio - dice Caselli - chiaramente dimostrato dalle varie
avversità atmosferiche sempre più frequenti, ci impone di
considerare la siccità come una sfida da affrontare in modo
continuativo nel tempo, perché non è destinata a essere un
fenomeno passeggero". Secondo l'assessore sono necessarie
strategie non solo di mitigazione, con la riduzione delle
emissioni in atmosfera e le tecniche di risparmio dell'acqua, ma
anche "di adattamento ai cambiamenti climatici, attraverso
comportamenti nuovi, dal campo alla filiera di trasformazione,
che con innovazioni e provvedimenti infrastrutturali, peraltro
già stati messi in campo dalla filiera del pomodoro, consentano
di affrontare in modo sistematico le avversità".
L'obiettivo di istituzioni e operatori economici della
filiera è di compiere ogni sforzo per contenere al massimo i
danni alle colture: per questo motivo sarà istituito un Tavolo
di monitoraggio. "La filiera del pomodoro - spiega l'assessore -
come altre importanti filiere dell'agroalimentare regionale, non
si esaurisce nella parte agricola ma contribuisce a costruire
valore aggiunto e occupazione nella trasformazione alimentare,
nella logistica e nella distribuzione dei prodotti, per cui è
necessario orientare gli sforzi a salvare il massimo della
produzione possibile".
Nell'incontro si è ricordato come il settore del pomodoro da
industria, anche grazie al forte impegno dell'OI nel corso degli
anni, utilizzi da tempo in modo massiccio metodi di irrigazione
a goccia, adottati - a seconda delle zone - su superfici che
vanno dal 70 a 100% delle coltivazioni; si tratta quindi di una
produzione all'avanguardia nel risparmio della risorsa idrica, e
"che di certo non ne spreca". Oltre ai provvedimenti di deroga
già adottati, "occorre sviluppare in tempi brevi scelte precise
e chiare per quanto riguarda i piccoli e medi invasi per uso
irriguo, e altre possibili soluzioni infrastrutturali, in modo
tale da raccogliere il più possibile l'acqua quando è
disponibile e a riutilizzare l'acqua esistente. A questo
proposito - sottolinea l'assessore - sono disponibili le risorse
del Programma di Sviluppo Rurale sia nazionali che
regionali".(ANSA).
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Siccità: Regione E-R sostiene produzione pomodoro industria
'Subito al lavoro per emergenza, sforzi per salvare il massimo'