1. Regina di gusto e semplicità: Semola di grano duro e acqua, sono solo questi gli ingredienti della vera regina della dieta mediterranea. Per ottenere un'ottima pasta è essenziale partire da un grano di alta qualità. 2. Pasta italiana "a norma di legge". E' l'unica al mondo che per legge deve contenere solo grano duro di qualità. A tutela dei consumatori, esiste una Legge di Purezza (legge 4 luglio 1967, n. 580) che prescrive l'obbligo dell'impiego esclusivo di sfarinati di grano duro con un minimo di proteine di almeno il 10,50% (considerando che l'attuale livello medio dei produttori italiani si attesta intorno al 12-13%). 3. Meglio al dente o "ben cotta"? La pasta, con la P maiuscola, è quella cotta "al dente". A confermarlo non sono solamente i grandi chef e i buongustai ma soprattutto scienziati e nutrizionisti che dicono è più digeribile.
4. Un falso mito: fa ingrassare. In realtà, la pasta è una grande alleata della salute. Infatti, 100 gr. di pasta scondita ci consentono di saziarci assumendo appena 350 calorie. E' perfetta contro lo stress grazie alle vitamine del gruppo B che aiutano il sistema nervoso a funzionare in modo adeguato e per la presenza dell'amido, che liberando glucosio aiuta la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore responsabile del benessere. 5. La pasta è un alimento sicuro. Secondo i dati riportati da Aidepi, ogni giorno nei pastifici italiani vengono effettuati 2.000 controlli e costituiscono solo l'ultimo livello di un sistema di controllo pubblico per la sicurezza del grano che è costituito da almeno 15 livelli.
6. Tenace e nervosa. Una pasta di qualità si riconosce anche a prima vista, da cruda, grazie alle sue caratteristiche fisiche, prima tra tutte il giallo dorato. C'è poi una caratteristica essenziale, deve essere nervosa, tenace, dove per "nervo" o "tenacità" intendiamo lo sforzo che occorre per tagliare con i denti la pasta.
7. Il miglior jolly della cucina. Grazie alla sua estrema versatilità è una risorsa fondamentale per la cucina di tutti i giorni. E a fronte di un costo mediamente basso la pasta ha la capacità di adattarsi a qualsiasi esigenza di preparazione.
8. Una storia che parte dalla terra. Il grano duro è al centro dell'agricoltura nazionale: con una produzione annua di 4,4 milioni di tonnellate e un'estensione agricola di oltre 1,3 milioni di ettari (dati Agri-Istat) l'Italia risulta essere tra i maggiori produttori di frumento al mondo. La filiera del grano è fondamentale anche per l'economia del nostro Paese: le aziende agricole italiane che coltivano grano duro sono circa 203.000, mentre sono 1.187 i centri di stoccaggio (dati Ismea). 9. L'unione fa la forza: il patto Grano Armando. La filiera è tra le più importanti per la produzione di grano duro Made in Italy e nasce dalla collaborazione tra Syngenta e il pastificio De Matteis. Sono circa 1.700 gli agricoltori che aderiscono, seminando varietà selezionate di grano duro e coltivandole secondo il disciplinare sviluppato da Syngenta, in 24.000 ettari di terreno distribuiti su 9 regioni del Centro-Sud. 10. In Italia si mangia solo pasta. Con 26 chili all'anno di consumo pro capite, non siamo solo numeri uno in produzione ma anche in appetito. Con un consumo medio di 80 grammi a pasto, possiamo contare circa 325 piatti ciascuno, più di sei a settimana a base di pasta. E sono oltre trecento i formati di pasta registrati in Italia tra fresca, secca, ripiena e all'uovo. (ANSA) Leggi l'articolo completo su ANSA.it