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Tecnologia blockchain applicata in filiera del riso italiano

Basf lancia il progetto "Riso Chiaro"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Salto in avanti nella tracciabilità del riso italiano che avvia un'operazione trasparenza tramite la tecnologia blockchain e promuove l'agricoltura sostenibile. Basf lancia il progetto "Riso Chiaro" e avvia questo innovativo passo in collaborazione con l'azienda agricola Coppo e Garrione, eccellenza piemontese con 1. 000 ettari coltivati a riso, e con Ez Lab, startup padovana specializzata in soluzioni digitali avanzate per il settore Smart Agrifood. Obiettivo dichiarato: contribuire a tutelare e promuovere la risicoltura italiana, una vera e propria eccellenza sia in termini di qualitàche quantita, che vede il nostro Paese primo produttore europeo (con il 49% dell'intera produzione dell'Unione). Nel dettaglio, "Riso Chiaro" raccoglie e trasferisce le informazioni della coltivazione del riso, come ad esempio: i dati legati all'area geografica di produzione, le varietà piantate, le estensioni, i programmi di irrigazione, fertilizzazione e protezione della coltura, tracciando le diverse fasi di crescita del cereale.

Ogni fase del processo sara tracciata, inserita nel sistema e conservata in un registro unico condiviso, ovvero quello della blockchain Riso Chiaro. Oltre a incrementare la trasparenza dei processi produttivi, "Riso Chiaro" certifica le fasi cruciali di coltivazione e lavorazione del cereale e permette di trasferire l'informazione lungo tutta la filiera, idealmente fino al consumatore. "Sono orgoglioso di presentare oggi questo primo e innovativo progetto di blockchain che contribuisce a difendere e valorizzare il riso italiano e chi lo produce", ha commentato Alberto Ancora - Head of Business Management Agricultural Solutions South Europe e Responsabile della divisione per l'Italia - "Come parte della filiera, abbiamo la responsabilità di promuovere nuovi modelli in grado di certificare buone pratiche di coltivazione, provenienza e qualità del riso Made in Italy. Ci siamo riusciti mettendo a fattor comune le nostre competenze con quelle dei partner di progetto, per un'agricoltura sempre più sostenibile".(ANSA).

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