(ANSA) - FOGGIA - Parte dalle campagne del Foggiano la prima filiera etica in Italia contro il caporalato. I prodotti, 5 tipi di conserve di pomodori biologici, frutta e verdura, sono contrassegnati dal bollino etico 'NoCap'.
Sono interessate per ora tre aree: "la Capitanata in Puglia, il metapontino in Basilicata e il ragusano in Sicilia - spiega Yvan Sagnet, presidente dell'associazione No Cap -. Sono impiegati un centinaio di braccianti in una ventina di imprese agricole". Con questo progetto vengono rispettati per la prima volta i diritti dei lavoratori, selezionati nei ghetti per migranti ai quali vengono assicurati "contratti nazionali, dignitose strutture per alloggi, con acqua, luce e gas", mezzi di trasporto adeguati, visite mediche, dispositivi di sicurezza sul lavoro (scarpe antinfortunistiche, tute, guanti, mascherine) e bagni chimici nei campi di raccolta.
Nel foggiano sono stati selezionati una quarantina di braccianti per la raccolta dei pomodori e una decina vengono dal ghetto di Borgo Mezzanone, altrettanti dal ghetto di Cerignola mentre alcuni provengono da Casa Sankara di San Severo. (ANSA).
Lotta al caporalato, parte in Puglia la filiera etica
Progetto sperimentale che garantisce diritti a lavoratori