ROMA - Arriva un atlante del grano duro italiano di qualità. A mappare il patrimonio cerealicolo nazionale è l'università degli studi della Tuscia che, oggi in un incontro presso la Camera dei Deputati, a due anni dalla firma dello storico protocollo d'intesa tra mondo agricolo e cooperativo e industria della pasta, ha fatto il punto su questo maxi censimento.
Con l'obiettivo, ancora più ambizioso, di raccogliere, fin dall'annata agraria 2019-2020, i dati di almeno il 10% delle produzioni attese in ogni provincia rilevata.
Avviato il maxi-censimento del grano duro italiano di qualità
Database fotografa 77.000 tonnellate frumento, 4700 conferitori
