Sempre più giovani agricoltori intraprendono l'attività delle coltivazioni in ambiente controllato con la creazione di serre fuori suolo, nelle cosiddette fattorie verticali. La tendenza è in controtendenza rispetto all'agricoltura tradizionale dove l'età media continua a salire.
E' quanto emerge da un censimento mondiale sugli operatori del comparto agricolo in ambiente controllato realizzato grazie ad un accordo con Agritecture, società di consulenza di New York, e Autogrow, società neozelandese specializzata nell'automazione delle coltivazioni indoor. L'indagine, che sarà presentata il 20 febbraio nella seconda giornata della manifestazione "NovelFarm" (Pordenone Fiere-sessione Greenhouses are Green & Tech) è stata condotta in 54 Paesi con 316 interviste e 45 domande. Dall'inchiesta, alla quale ha partecipato "NovelFarm" nella raccolta dei dati, emerge che l'80% degli intervistati proviene da Paesi diversi dagli Stati Uniti e il 30% opera in Paesi in via di sviluppo. Tra i metodi di coltivazione, il più diffuso nell'agricoltura in ambiente controllato è l'idroponica, tecnica di coltivazione fuori suolo con la quale la terra viene sostituita da un substrato che viene irrigato con una soluzione nutritiva composta da acqua e sostanze che apportano la giusta quantità di minerali alla pianta. Insalate, microgreen, erbe aromatiche ed altre verdure a foglia come bietole e cavoli sono le colture maggiormente prodotte. (ANSA).
Serre verticali, il settore attrae sempre più giovani
Il comparto è in controtendenza con agricoltura tradizionale