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Pomodoro a 92 euro a tonnellata, produttori insoddisfatti

'Si poteva fare di più visti i dati delle vendite del 2020'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 25 FEB - "Si poteva fare di più visto i brillanti dati sulle vendite delle polpe e delle passate di pomodoro nel 2020, che consacrano la ripresa dei consumi interni attraverso i canali della Gdo". Così Giovanni Lambertini, presidente dei produttori di pomodoro da industria di Confagricoltura Emilia-Romagna, commenta la lunga trattativa, tra Op (organizzazioni dei produttori) e industria, sul prezzo del pomodoro per la campagna Nord Italia 2021, che si è chiusa ieri sera a 92 euro a tonnellata (esclusi i costi dei servizi).

"Ci sono senz'altro condizioni migliorative rispetto all'anno scorso ma nel complesso - osserva Lambertini - l'accordo delude gli agricoltori e il prezzo è al di sotto delle aspettative. Non si è tenuto conto dell'aumento dei costi di produzione, attrezzature, polizze assicurative e certificazioni varie, una spesa che nell'ultimo anno ha raggiunto valori record, e neanche delle crescenti criticità operative causate da anomalie climatiche spesso eccezionali. Inoltre, non sono state accolte le nostre richieste volte ad alleggerire le penalizzazioni, decisamente troppo alte, per i cosiddetti difetti minori del prodotto". Per Confagricoltura E-R è insufficiente anche la maggiorazione di prezzo riconosciuta per il pomodoro 'tardivo' - a fronte di una campagna di raccolta della durata di 60-65 giorni - che è nell'ordine dei 75 centesimi alla tonnellata, al giorno, per il prodotto ritirato dal 12 al 19 settembre e di un euro a tonnellata, al giorno, per quello ritirato a partire dal 20 settembre fino a un massimo di 15 euro a tonnellata. (ANSA).

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