(ANSA) - FIRENZE, 02 NOV - Trovare nuove forme per
coinvolgere la cittadinanza nella cura delle tante olivete di
proprietà del Comune di Firenze, integrate nel contesto
cittadino. È 'Adotta un'oliveta', il progetto promosso dalla
direzione ambiente e dalla direzione sistemi informativi, che ha
attivato da oggi la pagina dedicata sul portale online
dell'ambiente. Tutti i soggetti, singoli o associati, possono
candidarsi per l'adozione di un'oliveta tra quelle disponibili
sulla mappa online e sottoscrivere poi un patto di
collaborazione. L'opzione online dell'oliveta, spiega Palazzo
Vecchio, sarà attiva per 30 giorni, prorogabili una sola volta
per altri 30 giorni, entro i quali dovrà essere sottoscritto il
patto di collaborazione.
Alcune delle 20 olivete sono al giardino Vegni, all'area
Pettini, a Rusciano, a Villa Strozzi, a Mantignano, a Montughi,
a Settignano, a Castello, in via Trento, a Soffiano, nel parco
Don Forconi, laddove la campagna ha resistito all'espansione
edilizio e urbanistico della città nel '900 e dove il tessuto
urbano si miscela ad ampie aree verdi dove ancora si pratica
agricoltura diretta.
"Lanciamo questa iniziativa per promuovere l'adozione delle
olivete in città - ha detto l'assessore all'ambiente e
agricoltura urbana di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re -. Ne
abbiamo tante e possono rappresentare un modo non solo per
prendersi cura del territorio agricolo urbano, ma anche per
consentire ad associazioni, comitati e cittadini che vorranno
adottare le olivete di produrre il proprio olio e poterlo
utilizzare per il proprio fabbisogno, mettendolo in vendita solo
per sostenere e realizzare gli scopi della propria attività".
"Un bel modo per rendere i cittadini protagonisti della cura del
territorio - ha detto il vicesindaco Alessia Bettini con delega
a Beni comuni e partecipazione -. Un progetto innovativo che
promuove un modello di gestione condivisa della cosa pubblica su
cui come amministrazione puntiamo molto". (ANSA).
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Arriva olio di Firenze, Comune promuove adozione 1.000 olivi
Sono nei terreni agricoli 'superstiti' del territorio cittadino