(ANSA) - ROMA - La Transizione 4.0 spinge l'Agricoltura 4.
"La spinta agli investimenti su innovazione e digitale nel settore agroalimentare è dunque certificata dai numeri e Transizione 4.0 si dimostra uno dei pacchetti d'investimento dedicato al mondo dell'impresa più efficace del PNRR", ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, sul suo profilo Facebook, commentando i dati forniti dalla Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura (FederUnacoma). Dati, scrive Patuanelli, "che certificano l'impatto di quello che è il più grande investimento attuato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ossia la resa strutturale di Transizione 4.0 che introduce anche Agricoltura 4.0. " "Per il settore agroalimentare del Paese esistono finalmente misure mai viste prima - sottolinea - che nascono da un mix di contributi diretti dal bilancio e risorse europee, non ultime quelle della Nuova Politica Agricola Comune che ha recentemente preso forma con l'invio del Piano Strategico Nazionale alla Commissione Europea. I numeri sul 2021 altro non fanno che confermare la voglia e la passione dei nostri imprenditori nel rilancio di un comparto che, durante la più grande crisi sociale ed economica, non ha mai smesso di dare il suo fondamentale contributo".
Complessivamente, quella del 2021 è una crescita record per le vendite di macchinari agricoli di nuova generazione, secondo la Federazione dei costruttori, che non soltanto recupera il deficit verificatosi nel 2020 a causa della crisi pandemica, ma che migliora sensibilmente la performance del settore rispetto alle ultime stagioni, evidenziando una ripresa della domanda.
"Una spinta agli investimenti è venuta dagli incentivi fiscali per il 4.0 - spiega il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti - vale a dire per quelle tecnologie elettroniche avanzate che nella meccanica agricola trovano applicazioni sempre più ampie, dai sistemi satellitari ai protocolli Isobus fino alla sensoristica e ai sistemi di rete; ed è positivo che il Governo abbia mantenuto questi incentivi anche per l'anno 2022".
E i dati elaborati dall'Ufficio Studi della Federazione sulla base delle immatricolazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, indicano crescite consistenti per tutte le tipologie di mezzi.
Le trattrici segnano un incremento del 36% rispetto al 2020, in virtù di quasi 24.400 unità vendute, un quantitativo che riporta il mercato su livelli elevati dopo anni nei quali la media delle immatricolazioni si era attestata al di sotto delle 19 mila unità. Incrementi consistenti anche per le mietitrebbiatrici, 392 unità complessive per un attivo del 30%, mentre le trattrici con pianale di carico chiudono l'anno con un totale di 673 unità, pari ad una crescita del 19,3%. Ma la tipologia di macchina con la percentuale d'incremento più consistente è quella dei sollevatori telescopici, che nel 2021 raggiungono le 1.491 unità, con un attivo del 56%. (ANSA).