Guardando i dati dei primi mesi di produzione, secondo Csa, risultano in aumento i litri di latte destinati alla produzioni del Pecorino Romano Dop. "Alle note positive, però, bisogna aggiungere un 15% di calo di produzioni in litri di latte, che rispetto alla precedente annata, quest'anno si produrranno non più di 265 milioni di litri di latte ( proiezioni del Csa) rispetto ai 303 milioni della scorsa stagione (dati Clal).
Diminuzione dovuta alla mancanza di pascoli, all'aumento dei costi dei mangimi e ad un fatto inconsueto - aggiunge - numerosi pastori stanno mungendo le greggi una sola volta al giorno anziché come di consueto due volte al giorno,. Dai primi dati, risulterebbero rese in grassi più alte rispetto allo scorso anno e aumentando anche la qualità del latte stesso. Su tutti questi fattori positivi, pesa enormemente l'aumento dei prezzi di mangimi, concimi, gasolio agricolo e dell'energia elettrica necessaria al funzionamento degli impianti di mungitura e refrigerazione, aumenti che - spiega Tore Piana - erodono decisamente la situazione favorevole del prezzo di vendita del Pecorino Romano, dove alla stalla incide in un 30% sul prezzo a litro di latte (0,43 Euro litro, proiezioni del CSA), riportando la marginalità ai 1,02 euro a litro latte alla stalla ( i maggiori costi incidono, sempre secondo i calcoli del Centro studi Agricoli in 0,43 Euro a litro di latte)". (ANSA).
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