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Peste suina: Cinta senese,serve drastica riduzione cinghiali

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 20 MAG - Una drastica riduzione del numero di cinghiali sul territorio. E' questa la pressante richiesta scaturita dall'assemblea a Sovicille (Siena) dei soci del Consorzio di tutela della Cinta senese Dop per impedire il diffondersi della peste suina africana. Forte, spiega una nota, la preoccupazione per salvaguardare la Cinta, allevata come da disciplinare allo stato brado e semibrado: inevitabile quindi "che il dibattito si sia concentrato su questo tema ricordando come sia già realtà l'istituzione di una banca del seme per preservare il patrimonio genetico delle razze suine autoctone e l'iniziativa da parte della Regione Toscana di raggruppare un consistente numero di scrofe in aree gestite dal Corpo forestale. Massima vigilanza dunque, soprattutto, è stato rilevato, nella gestione dei cassonetti dei rifiuti, fonte principale di contagio a causa dei cinghiali che spesso trovano cibo potenzialmente infetto lasciato all'esterno".

Nel corso dell'assemblea evidenziato dal presidente uscente del Consorzio, Daniele Baruffaldi, anche l'aumento del prezzo dei mangimi, "praticamente triplicato" e "i rifornimenti non assicurati". Altro motivo di preoccupazione il diffondersi in Italia, a fronte di richieste sempre maggiori da parte del mercato (per la Cinta la domanda è dieci volte maggiore rispetto al periodo pre Covid), di associazioni del maiale nero, un fatto, si spiega, "che rischia di confondere il consumatore penalizzando l'unica razza, la Cinta Senese appunto, che può fregiarsi del riconoscimento europeo della Dop".

L'assemblea ha anche eletto il nuovo cda: ove i membri, con l'inserimento di tre allevatrici. Gli eletti sono Daniele Baruffaldi, Cristina Bezzini, Francesca Grascelli, Walter Giorgi, Filippo Renieri, Nicolò Savigni, Margherita Vanni, Fabio Vegni, Giorgio Veltroni. Nei prossimi giorni l'insediamento del consiglio che provvederà ad eleggere il presidente e i due vicepresidenti. (ANSA).

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