Mezzogoro è il comune d'Italia più vocato a questa coltivazione, con 30 ettari su 200 di tutta la provincia e 50 aziende coinvolte. Merito di terreni torbosi, temperature elevate e di molte ore di luce, tutte caratteristiche che si sposano perfettamente con questo territorio. Un comparto dove si guarda al futuro, che presto avrà il suo primo centro di produzione dedicato nell'azienda di Bf a Jolanda di Savoia, dove avverranno tutte le fasi di lavorazione, dalla pulizia delle arachidi, all'essiccazione, alla calibratura, alla sgusciatura alla tostatura. Altro fattore di sostenibilità, perché essendo coltivata su terreni italiani, i km percorsi dal campo alla tavola saranno quasi azzerati, portando vantaggi importanti alla qualità del prodotto, al tempo e all'efficacia dell'essicazione.
La domanda di arachidi in Italia, ricorda Bf, oggi è quasi interamente coperta da prodotto straniero, importato per lo più da Israele, Egitto e Stati Uniti d'America. Il consumo complessivo di frutta secca, infatti, è raddoppiato negli ultimi dieci anni raggiungendo i 3 chili a testa, con il mercato italiano pronto ad accogliere a settembre la crema e burro d'arachidi tutto italiano. (ANSA).
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