(ANSA) - TORNARECCIO, 24 GIU - "A causa del caldo improvviso,
in Abruzzo la produzione di miele, negli ultimi cinque anni è
scesa del 50%", lancia l'allarme il comparto degli apicoltori.
"Le fioriture sono passate da 15/20 giorni a 7 giorni.
I fiori
sbocciano troppo presto, ma appassiscono in fretta, perché le
temperature troppo alte bruciare le piante. A ciò si aggiunge il
fenomeno della sovrapposizione delle fioriture. Le api, dunque,
non fanno in tempo a raccogliere tutto il polline prodotto, che
viene disperso", così Luca Finocchio apicoltore nomade di
Tornareccio, in provincia di Chieti, patria del miele. "Con le
fioriture contemporanee di Acacia, Coriandolo ed altre noi non
facciamo più in tempo a spostare le arnie in tutte le zone.
Facciamo più fatica degli anni passati e il guadagno è sceso
alla metà. Complice anche il caro carburante e aumento dei
prezzi dei prodotti utile alla produzione come vasetti e
coperchi. La perdita del polline porta un danno gravissimo
all'ambiente perchè la produzione dei prodotti (miele, pappa
reale, propoli e cera) è solo il 17% del lavoro delle api, la
rimanete parte della loro attività è l'impollinazione di piante
da fiore e frutto dell'intero ecosistema. Il caldo sta uccidendo
l'economia e biodiversità agricola regionale", conclude
Finocchio. (ANSA).
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