(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Le associazioni ambientaliste europee
associate al network di Transport&Environment hanno invitato i
governi del G7 a dare la priorità al cibo rispetto al carburante
e a porre fine immediatamente all'uso dei biocarburanti in
competizione con le produzioni alimentari. Lo rende noto
Legambiente con un comunicato.
"Anche in Italia usiamo circa un milione di tonnellate di
olio di palma - ricorda Stefano Ciafani, presidente nazionale di
Legambiente - Metà miscelato nel gasolio dei motori diesel (i
più inquinanti in circolazione) e l'altra metà per produrre
"elettricità verde". In entrambi i casi si tratta di
"greenwashing", come ha confermato la causa vinta da
Legambiente, T&E e consumatori (MDC) contro il "biodiesel" di
Eni del gennaio 2019. Cereali e semi oleosi sono alimenti per il
miliardo di esseri umani più poveri, non fonte energetica per
lavare la coscienza dei governi statunitensi ed europei.
L'Italia e l'Europa debbono togliere subito gli incentivi ai
biocarburanti, falsi rinnovabili".
"Di fronte a una crisi alimentare globale non possiamo
permetterci di bruciare cereali e oli vegetali nei serbatoi
delle nostre auto - ha dichiarato Carlo Tritto, policy officer
di Transport & Environment Italia -. Il Governo italiano - che
ha spesso manifestato la preoccupazione di una crisi alimentare
- dovrebbe unirsi a Regno Unito e Germania che hanno annunciato
l'intenzione di limitare i biocarburanti da coltura. In questi
tempi di guerra, i biocarburanti vengono spesso presentati come
un'alternativa al petrolio, ma la realtà è che arrivano a
costare quasi due volte di più dei combustibili fossili".
(ANSA).
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G7, ong invitano governi ad abbandonare biocarburanti
"Tolgono cibo ai poveri e non sono rinnovabili"