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Caldo: anche in Umbria è corsa a mietere il grano

Coldiretti: 'si stima una perdita dei raccolti del 30%'

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 11 LUG - Con l'arrivo del caldo anche nelle campagne umbre è corsa a mietere il grano dopo che il maltempo ha impedito l'accesso ai terreni dove si stima una perdita dei raccolti di circa il 30% a seconda delle zone, in maniera non omogenea, rispetto allo scorso anno. Lo rileva Coldiretti Umbria. "Se la campagna si è aperta con il costo di semi e mezzi tecnici quasi ai massimi storici - si legge in una nota dell'associazione degli agricoltori - , il valore alla produzione è in calo di circa il 40% rispetto allo scorso anno, secondo le prime quotazioni sul mercato nazionale. Una situazione che mette in pericolo la vita delle aziende agricole che coltivano grano spesso in aree interne senza alternative produttive".
    "L'andamento climatico degli ultimi mesi caratterizzato dalla siccità prima e in seguito da un eccesso di pioggia che ha colpito le spighe, ha ridotto il potenziale produttivo del grano ma anche dell'orzo, produzione questa che in Umbria veniva da annate record" afferma Giuliano Sfascia imprenditore agricolo di Foligno, attraverso la nota di Coldiretti. "Le rese per grano tenero e duro sono in calo, con punte per il duro anche del -50%, in una fase storica che ci penalizza anche per i costi aziendali" aggiunge.
    "Non avere reali garanzie sulla produzione e sui prezzi - ribadisce Stefano Magnanini imprenditore agricolo di Marsciano - crea sicuramente preoccupazioni e rischi per le imprese. Veniamo da periodi molto difficili a livello climatico ma anche per l'impennata dei costi produttivi intervenuti specie dopo la guerra in Ucraina, almeno del 30%: occorre potenziare gli sforzi per adeguare le quotazioni del grano sostenendo la produzione in un momento difficile per l'intera economia agricola".
    In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, nel 2022 la superficie totale coltivata a frumento duro ammontava a 22.650 ettari, per 870 mila quintali di produzione raccolta; mentre sono stati 26.980 gli ettari per il frumento tenero, per una produzione di 1.050.000 quintali. (ANSA).
   

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