Rubriche

Confagri: 'il verde pubblico è malato ed è gestito male da decenni'

Cambiare linea di intervento, non è un costo ma un'opportunità

Redazione Ansa

Il clima di quest'anno, tra grandinate, raffiche di vento, bombe d'acqua e trombe d'aria, ha fatto nuovamente emergere le criticità del verde pubblico gestito molto male da decenni. A lanciare l'allarme è Luca De Michelis, presidente della Fnp Florovivaismo di Confagricoltura, spiegando che "si dà per scontato che alberi alti venti metri, magari piantati all'inizio del secolo scorso, e che in questi anni hanno subito trattamenti indegni, possano resistere alla furia delle intemperie sempre più eccezionali".

Secondo il presidente "potature discutibili, tagli delle radici per il passaggio di condotte, tubature, fibre ottiche minano la stabilità di alberi anche ad alto fusto, causandone la caduta in occasione di eventi climatici straordinari. Occorre una seria riflessione per scongiurare che questo si ripeta e per evitare nuove piantumazioni nelle stesse condizioni".

 "Le città italiane hanno bisogno di un'urgente riqualificazione e ampliamento del verde pubblico, sia per i cittadini che per il turismo, in crescita in molte regioni. A riguardo - ricorda il presidente - il "Libro Bianco del Verde" editato insieme ad Assoverde, fa il punto sullo stato di salute del comparto, illustrando l'utilità e le buone pratiche nella gestione del patrimonio verde nelle nostre città". Secondo De Michelis "è importante che le amministrazioni pubbliche si impegnino a promuovere lo sviluppo e il mantenimento del verde urbano. Non è un costo, - conclude - ma un'opportunità da sviluppare in relazione alle diverse funzioni che svolge sotto i diversi aspetti: sociali, ambientali, economici e per la salute dei cittadini".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it