Sul mercato, in Italia e all'estero, esiste al momento un solo Rum 100% siciliano ed è Avola Rum. Lo sottolinea l'azienda Sibeldon srl, distributrice esclusiva di Avola Rum precisando che la produzione alcolica isolana è frutto della partnership con la Distilleria Giovi di Valdina (Messina), che, affermano i produttori Corrado Bellia e Enzo Monello, "si può effettivamente fregiare di essere stata la prima azienda ad avere distillato il primo Rum realizzato da canna da zucchero coltivata nell'Isola".
Per le sue riconosciute qualità, viene inoltre rimarcato in una nota, Avola Rum ha già ottenuto diversi riconoscimenti nelle fiere di settore e tra questi il titolo di miglior Rum agricol style a ShowRum 2022 ed è stato inserito dal Ministero dell'Agricoltura nell'elenco dei Pat, Prodotto Agricolo Tradizionale, in forza della ripresa di una pluricentenaria produzione ad Avola di Rum tra la metà del 1700 e i primi decenni del 1900. "La canna da zucchero - racconta Corrado Bellia, il produttore di Avola Rum - fu portata in Sicilia dagli Arabi nell'800 d.C. e coltivata in tutta l'isola fino al 1600, quando scomparve per ragioni climatiche, rimanendo solo ad Avola nelle proprietà dei Marchesi Pignatelli d'Aragona Cortes, imparentati con i Re di Spagna. È nata così l'idea di tornare a produrre l'antico distillato con il marchio "Avola Rum", seguendole indicazioni del Botanico Giuseppe Bianca.
Da qui l'avvio negli ultimi anni della piantagione e coltivazione della canna da zucchero, presso i terreni del socio Enzo Monello. Nel 2020, precisamente tra il 28 marzo e il 15 aprile, si sono svolte le fasi della prima raccolta, spremitura, fermentazione e infine la distillazione, realizzata sempre in Sicilia presso la Distilleria Giovi, nota per l'accurata lavorazione artigianale. Il risultato è stato un Rum realizzato con il metodo "agricolo", che non ha niente da invidiare a quelli dei Caraibi o delle Filippine, collocandosi nella fascia di alta gamma e con una limitata produzione annuale.