"A causa dei cambiamenti climatici, dell'invasione delle specie aliene e dell'antropizzazione, il settore agricolo e, quello agro-alimentare, saranno soggetti a un generale calo delle capacità produttive, con una probabile diminuzione delle caratteristiche qualitative dei prodotti. Ma le cooperative sono pronte a fare le loro parte per salvare un settore così importante per l'uomo".
Maretti si dice "soddisfatto del Piano", e sottolinea come "la nostra associazione e le cooperative che vi aderiscono da anni hanno fatto della sostenibilità (ambientale, economica e sociale) il loro obiettivo principale. Sia per il segmento dell'agricoltura, sia della pesca".
Secondo Maretti, occorre ricerca per ridurre i prodotti fitosanitari e antibiotici e sostituirli con altri altrettanto efficaci, accessibili e sostenibili. Occorre lavorare sulle Tea per tutelare la biodiversità con varietà resistenti al cambiamento climatico e agli attacchi di nuove malattie, introdurre innovazione, fare aggregazione e costruire una filiera sempre più solida. E proprio per questo "la cooperazione ha un ruolo determinante, propositiva con proposte per essere protagonista grandi mutamenti".
A risentire dei cambiamenti climatici, spiega Legacoop, saranno le colture in termini di resa, ma anche di qualità sia per l'agricoltura sia per l'allevamento, e come riduzione del valore della produzione aggregata che è stata stimata dal Pnacc pari a 12,5 miliardi di euro nel 2050. Non è immune dagli effetti neppure la pesca dove si prevedono cali della produttività e della consistenza e distribuzione delle risorse sfruttate, ma soprattutto danni irreparabili agli ecosistemi. La vicenda tristemente nota del granchio blu, conclude Legacoop, è solo un esempio degli effetti devastanti del cambiamento climatico.
Legacoop, cooperazione decisiva per agricoltura e pesca
Cooperative pronte a fare la loro parte per salvaguardia settore