(ANSA) - FIRENZE, 30 GEN - "Capiamo le proteste degli
agricoltori contro le politiche di settore della Ue. Siamo
vicini a loro.
Un tema al centro delle preoccupazioni degli agricoltori
toscani, sottolinea in una nota, è la riduzione dei fitofarmaci.
"Bisogna certamente privilegiare le risorse naturali e la
biodiversità - osserva Neri - e in Toscana di sicuro non manca
questa sensibilità. Però al tempo stesso dobbiamo aprire alle
innovazioni, se garantiscono buone alternative alle imprese.
Dire di no a tutto in modo aprioristico non ha senso".
Quanto alla proposta di regolamento in materia di emissioni
industriali licenziata da Parlamento e Consiglio europei, Neri
osserva: "Siamo contrari alla prospettiva di estendere agli
allevamenti una normativa che è per il settore industriale. La
nostra confederazione nazionale lavorerà con il Parlamento e la
Commissione europea che entreranno in carica dopo le elezioni di
giugno per riaprire il dossier e garantire una maggiore tutela
degli allevatori italiani e toscani".
"Centrale - continua il presidente di Confagricoltura Toscana -
anche il tema dell'acqua. Servono incentivi alle imprese per
modernizzare la rete, ma anche alcuni interventi normativi come
il risarcimento danni e la copertura assicurativa. Bisogna anche
qui avere coraggio, innovare, anche attraverso agricoltura di
precisione e formazione". Quanto all'agricoltura 4.0, per Neri
"bisogna orientarci sempre di più su investimenti verso la
transizione digitale ed ecologica, a vantaggio anche delle
imprese della nostra regione. È ovvio che poi ci deve essere una
particolare attenzione alla natura ma non si deve mai
sacrificare l'aspetto produttivo. In Toscana, come in Italia, la
parola d'ordine deve essere equilibrio: sostenibilità ambientale
ed economica non sono in competizione". (ANSA).
Confagricoltura Toscana, capiamo proteste, misure Ue inadeguate
'Sostenibilità ambientale ed economica non sono in competizione'