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Lollobrigida, nessun incontro blindato con gli agricoltori

"Hanno capito che il problema non è in Italia ma in Europa"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 FEB - "Avendo certezza che il nostro impegno sia in loro favore non ho alcun timore a incontrarli personalmente, quindi anche senza avvertire e me ne scuso, le forze dell'ordine, ho scelto di non fare incontri blindati protetti con agricoltori selezionati ma di affrontare quelli che erano in piazza senza sapere chi fossero, avendo però la possibilità di condividere con loro la stessa aspettativa, quella di rimettere al centro l'agricoltura, come in Italia abbiamo fatto, ma farlo anche in Europa che invece ha messo in ginocchio l'agricoltura con visioni ideologiche che hanno teso a creare una dicotomia tra ambiente e agricoltore". Così oggi a Roma il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida a margine dell'inaugurazione della sede nazionale di Federcaccia.
    "L'agricoltore - ha aggiunto - per migliaia di anni ha mantenuto l'ambiente, lo ha curato, ha permesso ad aree deboli di avere un'economia che evitasse lo spopolamento, a un certo punto l'Europa ha deciso che non coltivare era meglio che coltivare quindi ha cominciato a pagare gli agricoltori prima tanto, per convincerli a non coltivare, e poi ha smesso di dargli contributi sufficienti fino ad arrivare oggi a non pagarli nemmeno il costo di produzione che evidentemente li mette in condizione di non avere un reddito sufficiente ad arrivare all'esasperazione. Molti agricoltori più esasperati degli altri, quasi tutti in buona fede, manifestano e dicono con estrema chiarezza che il problema non è qui in Italia ma in Europa e oggi anche in Europa ci sono manifestazioni molto importanti. Possiamo apprezzare però che anche grazie al nostro lavoro, molto netto e molto forte su questo tema, sta cambiando qualcosa". (ANSA).
   

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