(ANSA) - FIRENZE, 22 FEB - "I 500 mila euro stanziati dalla
Regione Toscana non basteranno a risolvere il problema lupi. Il
fenomeno è ormai dilagato", inoltre "rispetto al capriolo, che
spesso riesce a salvarsi, i cuccioli di cinghiale e in generale
la piccola e media fauna autoctona, dalla volpe al tasso,
passando per l'istrice, sono le vittime preferite dei lupi. Di
questo passo rischiamo che fra 15 anni non ci saranno più
cinghiali". Lo denuncia Mario Mori, consigliere di Fedagripesca
Toscana, commentando l'annuncio della Regione Toscana di fondi
stanziati per dare indennizzi alle aziende e agli allevatori che
hanno subito o subiranno danni da predazione causati dai lupi e
affermando che "è l'ora di iniziare a pensare a forme di
selezione".
"Nella storia della Toscana non c'è mai stata una situazione
simile: la presenza del lupo è diventata pervasiva - dice Mori
-. È un animale che sta all'apice della catena alimentare e non
ha predatori, è vorace. Di questo passo rischiano di scomparire
intere attività come l'allevamento ovino, suino o quello bovino
biologico, che si svolge allo stato brado soprattutto nelle aree
marginali, causando l'abbandono di queste zone" ma "a farne le
spese sono sicuramente le aziende e gli allevatori. L'intervento
della Regione, seppur apprezzabile, non basta. Quello di cui
abbiamo bisogno è una misura organica, pianificata a tavolino,
per limitare i danni causati dai lupi". (ANSA).
Lupi: Fedagripesca 'sterminano anche fauna autoctona Toscana'
'Mai successo nella storia, è l'ora di fare la selezione'