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Georgofili, dati dei satelliti diano beneficio all'agricoltura

Programma spaziale Iride avrà ruolo di primo piano

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 06 MAG - Avviare un confronto di dati rilevati dai satelliti per definire le esigenze dell'agricoltura e ottenere così una corretta e funzionale programmazione e applicazione delle tecnologie attuali e future. E' stato detto all'Accademia dei Georgofili di Firenze nell'incontro 'Il contributo dello spazio per l'agricoltura: dati digitali e pianificazione colturale, aspettando la costellazione Iride' promosso insieme alla Fondazione per il Clima e la sostenibilità col contributo di Leonardo.
    Nel rapporto tra satelliti e agricoltura, è stato spiegato, svolgerà un ruolo di primo piano Iride, il programma spaziale satellitare europeo di osservazione della terra che sarà completato entro il 2026.
    L'agricoltura italiana, è stato evidenziato, "è caratterizzata da condizioni che presentano estrema variabilità delle condizioni e delle infrastrutture. Anche gli ordinamenti colturali sono spesso molto diversificati e con obiettivi qualitativi di estrema importanza. E' quindi necessario lo sviluppo di tecnologie adatte e che siano in grado di fornire agli operatori del settore le informazioni necessarie all'introduzione delle tecnologie funzionali al miglioramento produttivo e alla sostenibilità".
    Maria Libera Battagliere dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) spiega che "i dati e i servizi Iride risponderanno anche a una esigenza di formazione delle istituzioni locali al fine di incrementare l'uso dei dati satellitari nelle attività di routine e il mondo agricolo sarà una delle realtà che potrà beneficiarne".
    Simone Orlandini, docente all'Università di Firenze e Accademico dei Georgofili, spiega che "i dati satellitari stanno rivoluzionando l'agricoltura di precisione, offrendo agli agricoltori una panoramica dettagliata sulle loro colture e consentendo loro di prendere decisioni più informate. Questa tecnologia, che un tempo era riservata principalmente a scopi di ricerca, ora sta diventando sempre più accessibile anche per l'uso pratico sul campo. Numerose sono ancora le criticità che devono essere risolte affinché i dati a disposizione risultino di effettivo beneficio per la nostra agricoltura, caratterizzata da condizioni pedoclimatiche e colturali estremamente diversificate". Per Orlandini è "essenziale creare momenti di confronti fra utenti e fornitori dei dati, in modo da portare a un reale ed efficace adozione di queste tecniche innovative".
    (ANSA).
   

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