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A Siena gli Stati generali dell'olio, esperti da tutto mondo

Solo 5% produzione nazionale Dop Igp, rischio 'ibericizzazione'

Redazione Ansa

(ANSA) - SIENA, 28 MAG - Al via oggi a Siena gli Stati generali dell'olivicoltura nazionale e internazionale, appuntamento organizzato da Coi (Consiglio oleicolo internazionale), Masaf, Regione Toscana e dal Comune di Siena, che fino al 30 maggio radunerà i massimi esperti nazionali e mondiali del settore.
    Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha sottolineato che "l'olio è uno dei prodotti più distintivi della Toscana, rappresentando insieme all'olivo un elemento di prosperità e di identità". "E' innegabile l'importanza del compito che ha la Regione Toscana di tutelare e valorizzare la tradizione straordinaria rappresentata dall'olivicoltura" ha osservato la vicepresidente della Regione e assessore all'agroalimentare Stefania Saccardi. Nel corso di una tavola rotonda sul tema delle Dop Igp nel settore dell'olivicoltura organizzata da Fondazione Qualivita in collaborazione con Origin Italia, l'Associazione italiana dei Consorzi di tutela ha ricordato che solo il 5% della produzione olivicola nazionale può dirsi veramente italiana, in quanto proviene da un areale Dop Igp, e che l'olio extravergine d'oliva italiano è sempre più oppresso da contraffazioni e imitazioni, oltre che schiacciato da quella che si può definire una vera e propria "ibericizzazione" del prodotto, perché la Spagna, con un modello super intensivo e monovarietale e con 1.078 milioni di tonnellate di olio prodotto nel 2023, è la maggiore produttrice al mondo. Per il direttore di Fondazione Qualivita, Mauro Rosati "Dop Igp non sono solo un marchio, come molti operatori credono o fanno credere" ma "anche sinonimo di rispetto e tutela per il paesaggio e rappresenta una remunerazione equa e giusta per gli olivicoltori". Al tavolo di confronto hanno preso parte alcuni dei più rappresentativi Consorzi di tutela del settore, a partire da quello dell'Olio Igp Toscano con il suo presidente, Fabrizio Filippi. Nel complesso, ricorda una nota, sono 50 le Dop Igp dell'olio extravergine d'oliva in Italia, e oltre 500 le varietà di olive. I 24 Consorzi di tutela coordinano il lavoro di circa 23.500 operatori impiegati nel settore. Tuttavia la produzione certificata Dop Igp equivale oggi al 5% della produzione totale nazionale. Per Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana, "serve un patto tra istituzioni, associazioni di categoria e singoli produttori per promuovere l'olio toscano e italiano. L'Italia è il primo paese consumatore di olio, con 460mila tonnellate, ed è anche il primo paese importatore. L'Italia produce 330mila tonnellate, importa 535mila tonnellate e ne esporta 360mila. La Toscana ha circa 85mila ettari di olivi, l'8 % della nazione". (ANSA).
   

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