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Coldiretti, in Toscana 1800 ettari di terreni all'asta

Con la banca delle terre agricole, 26 i lotti

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 03 GIU - Oltre 1800 ettari di nuovi terreni agricoli messi all'asta da Ismea in Toscana per favorire la riorganizzazione e il rilancio dell'agricoltura italiana, promuovere la creazione di imprese agricole e valorizzare i territori. Sono 26 i lotti proposti in Toscana nell'ambito della Banca nazionale delle terre agricole per un valore base d'asta complessiva di quasi 11 milioni di euro. Lo sottolinea Coldiretti Toscana in occasione dell'apertura, il 31 maggio, dei termini per inviare le manifestazioni di interesse.
    I terreni all'asta sono concentrati in cinque province, spiega una nota. Il numero maggiore è in Maremma dove sono localizzati 14 terreni per complessivi 500 ettari per una base d'asta di 4,5 milioni di euro. Cinque terreni si trovano in provincia di Siena con 178 ettari e 1,9 milioni di euro di base totali e quattro in provincia di Arezzo con 790 ettari ed una base i partenza di 3,2 milioni di euro. Infine Firenze con un maxi lotto da 358 ettari a Marradi, del valore iniziale di 584mila euro, e Massa Carrara con un piccolo appezzamento di 7,56 ettari a Fivizzano per cui sarebbero sufficienti poco meno di 50mila euro. "L'accesso alla terra e al credito sono le principali criticità che i giovani che vogliono aprire un'azienda agricola incontrano - sottolinea Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana -. La mancanza di capitale fondiario, terreni, ed i costi per acquistarli, sono ostacoli spesso insormontabili che vanificano di molti ragazzi e ragazze che devono partire senza alcuna dote. A volte questi muri sono insormontabili con il risultato che molti progetti imprenditoriali rimangono sulla carta. Con il settimo bando di Ismea, sulla spinta di una serie di agevolazioni previste per i giovani, potrebbero nascere, nella nostra regione, 26 nuove aziende agricole. Imprese ma anche nuovi posti di lavoro che sono fondamentali per favorire il ricambio generazionale nelle nostre campagne dove c'è un grande bisogno di menti e braccia".
    (ANSA).
   

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