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Coldiretti: 'La siccità fa seccare le olive, produzione dimezzata'

L'associazione: "Problemi anche per grano, frutta e verdura"

Redazione Ansa

"A causa della siccità stanno avvizzendo le olive nei terreni in asciutto dove l'irrigazione di soccorso è insufficiente a garantirne il giusto accrescimento, con una stima della produzione da profondo rosso, più che dimezzata per il caldo degli ultimi mesi e la mancanza di piogge, ma a preoccupare sono anche gli effetti sulla produzione di olio", denuncia Coldiretti Puglia sollecitando lo stato di emergenza e la dichiarazione di calamità.  L'associazione ricorda inoltre che gli invasi artificiali "registrano, per la mancanza di piogge da mesi, un drastico calo di 164,59 milioni di metri cubi d'acqua, il 57% in meno rispetto all'anno scorso, ma per la mancanza di acqua si contano già gravi danni in campagna e raccolti dimezzati che rischiano di svuotare gli scaffali".
    Per la siccità e le temperature "ben al di sopra della norma - afferma ancora l'associazione - sin dall'inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l'accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese". A risentire di questa situazione "è tutto il settore agricolo - precisa Coldiretti Puglia - con la frutta e la verdura bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la regione".
    La crisi idrica, viene sottolineato, "ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l'aggravio dei costi per l'acquisto di mangimi per garantire l'alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre un vasetto di miele su due".
    Infine, stanno "soffrendo il caldo e la mancanza di acqua - conclude Coldiretti - gli animali nelle stalle, dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali". 

"Sui campi dell'intera Puglia e di tutti i settori dell'agricoltura non piove da mesi. L'emergenza idrica, nel 2024, non ha precedenti. Saranno dimezzate le produzioni di ortofrutta, la raccolta dell'uva, sono già calate fino al 50% le rese per ettaro del grano duro e si prevede una drammatica diminuzione della produzione di olive e di olio nei prossimi mesi, un colpo durissimo che vanificherà in gran parte quanto di buono è stato espresso nella scorsa campagna olearia. Si prevede infatti una produzione in calo del 60%". A sottolinearlo Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori italiani di Puglia, che chiede alla Regione "di procedere celermente per attivare le procedure per lo stato di calamità". Nessun settore agricolo, aggiunge, "è risparmiato da questa prolungata siccità, nemmeno l'olivicoltura perché le piante d'olivo già stanno risentendo della mancanza di acqua e dell'impossibilità, in moltissime zone della Puglia, di effettuare almeno le irrigazioni di soccorso. È una situazione, questa, aggravata dall'inerzia dei consorzi di bonifica commissariati, i quali in tutti questi anni non hanno approntato piani, programmazioni, progetti e azioni per affrontare strutturalmente il problema idrico-irriguo e l'insufficiente dotazione di strutture e tecnologie per il risparmio e il riuso dell'acqua. Cia Agricoltori italiani di Puglia "chiede da tempo - conclude Sicolo - un piano di interventi per l'autosufficienza idrico-irrigua della Puglia, per garantire agli agricoltori pugliesi l'acqua necessaria per le diverse colture e per ridurre gli sprechi che compromettono il già insufficiente apporto di acqua". 

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